Il metodo di lavoro, appreso dai nostri Maestri, privilegia l’aspetto umanistico della professione e l’approccio empatico verso il paziente, del quale consideriamo anche gli aspetti personali e i risvolti psicologici.
Ciò, oltre che essere gradito al paziente, ci consente di conoscere le sue aspettative nonché le sue capacità di affrontare gli aspetti più impegnativi dell’intervento (convalescenza, riabilitazione post-operatoria, ecc.)
Altrettanto importante per noi è il modo corretto di visitare il paziente: tanti cattivi risultati chirurgici dipendono da una visita condotta in maniera superficiale!
Accade che l’ortopedico guardi come prima cosa la R.M.N. (i pazienti ma purtroppo anche molti medici sono convinti che la R.M.N. contenga già la verità…), dia una rapida occhiata al piede del paziente ed in pochi minuti esprima il suo parere. Questo modo di procedere conduce a errori di diagnosi e di indicazione chirurgica e di conseguenza all’insuccesso: non tanto perché l’intervento viene fatto male, ma perché è stato scelto l’intervento sbagliato!
Tale pericolo è ugualmente frequente qualora ci si rivolga a medici – non Chirurghi del Piede – che imparano un’unica tecnica e la applicano indistintamente a tutti i pazienti, in una “catena di montaggio” che ha motivazioni più commerciali che scientifiche.
Sono il Dottor Pio Maria De Pasquali e voglio mettere a disposizione di tutti gli utenti l’esperienza maturata negli anni sulle patologie del piede.
Assicuro personalmente il mio impegno ad agire con rispetto ed onestà, pubblicando messaggi che contengano informazioni corrette e veritiere.
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