Perché un paziente dovrebbe scegliere me come medico?
Credo che innanzitutto per curare qualcuno, bisogna saper ascoltare e farsi “carico” della sua storia.
Il rapporto medico-paziente deve essere basato sulla fiducia; per questo non è mai solo di tipo professionale, ma innanzitutto umano e personale. È per questo che i miei pazienti sono prima di tutto delle persone con dei nomi e non solo un numero di cartella clinica.
Per rispondere bene e al meglio alle esigenze di chi mi cerca e si affida a me, la chiave è la competenza. Ho deciso quindi fin dall’università di investire molto tempo nella formazione e ancora adesso studio, lavoro, partecipo a congressi per continuare ad essere aggiornato sugli sviluppi della medicina e sulle tecniche chirurgiche più all’avanguardia. Ho imparato da molti maestri in Italia ed all’estero, specialmente negli Stati Uniti ed in Inghilterra, dove ho vissuto per le mie fellowships che sono le esperienze di formazione necessarie a formare un medico.
Al Dr.Randelli, Dr.Burkhart, Dr.O’Driscoll, Dr. Garcia-Elias, Dr. Helfet, Dr. Kamineni ed a tutti coloro che mi hanno aiutato a crescere va il mio incondizionato ringraziamento. Con molti di loro ho continuato a lavorare, studiando nuove tecniche e pubblicando sulle principali riviste internazionali: nel 2010 ad Edimburgo, al Congresso Internazionale di Chirurgia di Spalla e Gomito (ICSES), sono stato coautore di un lavoro che ha vinto il Fukuda prize, il massimo premio mondiale del settore sull’utilizzo di PRP (plasma ricco di piastrine) nella riparazione dei tendini della spalla in artroscopia.
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