“Elevata frustrazione dell’ortopedico vincitore del concorso all’ospedale di Busto, fermato dal Tar”
La notizia della sospensione da parte del Tar, in seguito al ricorso presentato per il concorso indetto dall’ASST Valle Olona per il ruolo di primario dell’ortopedia di Busto Arsizio, sta amplificando la crisi che il reparto sta attraversando da un certo periodo. Inizialmente, la precoce uscita del dottor Marco Merlo, il direttore storico, e le critiche sollevate riguardo ai piani organizzativi in corso di attuazione per le unità operative di Saronno e Gallarate avevano già reso evidente un clima teso.
Ora, con il ricorso presentato presso il TAR da parte del secondo classificato nel concorso, la situazione si complica ulteriormente. Il tribunale ha deciso di accogliere le ragioni del ricorrente e ha emesso un provvedimento urgente di sospensione della delibera di nomina, originariamente prevista per entrare in vigore il primo settembre.
Sotto un’ottica giuridica, sembra che il nucleo della questione si basi su una questione metodologica. Secondo quanto abbiamo appreso, il ricorrente ha sollevato delle obiezioni riguardo al processo di conduzione delle prove orali stabilito dalla commissione. Curiosamente, sembra che tale sistema sia stato inizialmente presentato a tutti i partecipanti e abbia ricevuto l’approvazione da parte di tutti, ma poi è stato oggetto di contestazioni da parte del ricorrente.
L’intera situazione ha suscitato sorpresa e delusione, soprattutto nel vincitore della competizione, il dottor Diego Bau, proveniente dall’equipe universitaria del professor Surace presso gli ospedali del Verbano dell’ASST Sette Laghi. Il dottore ha condiviso il suo amaro dispiacere riguardo all’esito di questo concorso, al quale ha partecipato con la speranza di migliorare la sua carriera professionale e, allo stesso tempo, contribuire a risolvere le criticità che da tempo affliggono il reparto di Busto. Come nuovo primario, aveva intenzione di portare con sé alcuni specialisti per rafforzare ulteriormente il team medico.
Indipendentemente dall’esito finale di questa situazione, l’ortopedia di Busto Arsizio si trova ora a fronteggiare una nuova criticità. Questo avviene in un periodo particolarmente delicato in cui attirare personale qualificato è già una sfida, e le conseguenze potrebbero essere significative.
D’altro canto, il chirurgo ortopedico di Angera ha confermato il suo impegno e la sua passione nel continuare a lavorare nell’equipe guidata dal professor Surace. L’equipe ha notevolmente ampliato le proprie dimensioni, comprese le competenze specialistiche, la casistica trattata e il numero di posti letto, grazie agli investimenti dell’ASST Sette Laghi nella zona del Verbano. In questa stagione estiva, c’è stata una leggera diminuzione dell’attività, con 22 posti letto utilizzati e 7 interventi chirurgici settimanali invece dei soliti 10, ma la casistica trattata rimane al pari di quella di Varese.
Il rilancio dell’ortopedia nella regione del Verbano è frutto del contributo di numerosi specialisti nell’equipe del professor Surace. Tuttavia, vi è anche il rimpianto di un professionista che aveva desiderato sperimentare nuove esperienze ma è stato scoraggiato dall’atmosfera presente a Busto Arsizio.