Identificazione dei Parametri Predittivi del Successo Terapeutico con Farmaci Anti-TNF nella Gestione dell’Artrite Psoriasica
Secondo i risultati emersi da un’analisi condotta su dati provenienti da 13 registri nazionali di pazienti affetti da artrite psoriasica e pubblicati sulla rivista Rheumatology, l’età, il genere e la durata della malattia sembrano avere la capacità di predire la probabilità di raggiungere la remissione della malattia in seguito a un trattamento con farmaci anti-TNF. L’importanza di questi fattori, evidenziata attraverso l’analisi combinata dei dati di diversi registri nazionali di pazienti, suggerisce la possibilità di estendere tali risultati a tutti i pazienti con artrite psoriasica che iniziano un trattamento con questi farmaci nella vita reale.
Rationale e Metodo di Studio
Nonostante i significativi miglioramenti ottenuti nei risultati clinici e nella qualità di vita dei pazienti con artrite psoriasica grazie ai farmaci anti-TNF, molti pazienti non raggiungono ancora gli obiettivi terapeutici raccomandati, ovvero la remissione o la bassa attività di malattia. Con l’aumento delle opzioni terapeutiche disponibili, diventa essenziale identificare i pazienti che rispondono meglio a questa classe di farmaci.
Per studiare e individuare i fattori predittivi della remissione DAS28, della risposta moderata DAPSA28 e dell’aderenza al farmaco nei pazienti con artrite psoriasica che iniziano una terapia con inibitori del TNF, i ricercatori hanno analizzato i dati provenienti da 13 registri europei. Lo studio ha coinvolto pazienti con artrite psoriasica di età pari o superiore a 16 anni che avevano iniziato il trattamento con un farmaco anti-TNF tra la diagnosi e il compimento del 90° anno di età, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2018. L’obiettivo principale dello studio era determinare quanti pazienti avevano raggiunto la remissione DAPSA28 a 6 mesi dal loro primo trattamento con un farmaco anti-TNF. Tra gli obiettivi secondari c’erano la risposta moderata DAPSA28 a 6 mesi e la continuità della terapia a 12 mesi. Nel caso in cui i dati a 6 mesi non fossero disponibili, i ricercatori hanno valutato l’interruzione o il cambio di terapia come indicatori di remissione.
Principali Risultati
L’analisi ha coinvolto un totale di 13.369 pazienti. Il 25% di essi ha raggiunto la remissione a 6 mesi, il 34% ha ottenuto una risposta moderata a 6 mesi e il 63% è rimasto in terapia per 12 mesi. Dai dati è emerso che alcuni indicatori sembrano essere in grado di prevedere tutti e tre gli esiti di interesse.
Tra i fattori predittivi della remissione c’erano l’età (OR = 0,97; IC95%: 0,96-0,98), la durata della malattia (con OR che variavano da 1,2 per i casi da 1,2 a 2 anni, a 1,42 per i casi da 4 a 9 anni e a 1,66 per i casi con 10 o più anni di malattia rispetto a meno di 2 anni), e il genere maschile rispetto a quello femminile (OR = 1,85; IC95%: 1,54-2,23). Inoltre, nei pazienti che hanno raggiunto la remissione, si sono osservati livelli di CRP inferiori a 10 mg/l (OR = 1,52; IC95%: 1,22 – 1,89), mentre un incremento di 1 mm nel punteggio di fatica dei pazienti era associato a una minore probabilità di remissione (OR = 0,99; IC95%: 0,98-0,99).
In Sintesi
In conclusione, questo studio ha identificato predittori basali della remissione, della risposta e della persistenza nella terapia dei pazienti europei con artrite psoriasica che iniziano una terapia con un anti-TNF. Cinque di questi fattori sono risultati comuni tra tutti i registri pazienti del network EuroSpA. Nello specifico, l’appartenenza al sesso maschile, una durata maggiore della malattia e livelli più elevati di CRP sembrano essere predittori positivi di remissione e risposta moderata DAPSA28 a 6 mesi, così come di persistenza nella terapia a 12 mesi. D’altro canto, un’età avanzata all’inizio del trattamento e un punteggio di fatica più elevato sono risultati essere predittori negativi per gli esiti sopra menzionati. La coerenza osservata tra i predittori identificati nei registri e gli esiti terapeutici, nonostante le differenze nelle caratteristiche dei pazienti e nelle opzioni terapeutiche, suggerisce la possibilità di generalizzare tali risultati a tutti i pazienti con artrite psoriasica nella vita reale che non hanno mai assunto anti-TNF.